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  Palio dei trampoli di Schieti, dalla storia alla festa - notizia del 13/06/2008
 


Presentata l’undicesima edizione della manifestazione di Schieti: non solo giochi
Convegni, mostre, antichi mestieri e il brivido di camminare sui bastoni


URBINO – In festa sui trampoli, per l’undicesima volta. E’ stata presentato ieri mattina nella ex sala consiliare del Municipio ducale il Palio dei trampoli, che ogni anno accende la passione per la tradizionale corsa che si svolge all’ombra del Castello medievale della piccola frazione ducale. Ad “Iscletum”, così si chiamava Schieti nei tempi che furono, i trampoli erano un esigenza. Per poi diventare un gioco, uno dei più divertenti che i ragazzi potessero immaginare. Nella brutta stagione i trampoli permettevano infatti agli abitanti di Schieti di spostarsi. Erano necessari ai contadini guadare il fiume Foglia, nonché per superare le difficoltà provocate dalle intemperie. Nel periodo estivo, invece, l′utilizzo di questi attrezzi dava vita ad una serie di gare fino al centro del Castello. Da questa tradizione nasce dunque una festa paesana detta “Palio dei sampp” (Palio dei Trampoli). A presentare l’iniziativa il sindaco Franco Corrucci, l’assessore alla cultura ed al turismo Lella Mazzoli, il presidente del Centro socio-culturale Don Italo Mancini, Massimiliano Sirotti. Convegni, mostre, antichi mestieri e l’immortale gioco dei trampoli, a disposizione di tutti coloro che vorranno provarne l’ebbrezza: il prossimo weekend sarà ricco di iniziative di ogni genere. Dopo l’introduzione di Sirotti, il sindaco Corbucci ha ricordato l’impegno che l’Amministrazione ha profuso nella valorizzazione delle frazioni, anche portando le realtà specifiche all’interno del programma provinciale.

Per l’assessore Mazzoli il Palio dei Trampoli è una “manifestazione che gode di un aspetto culturale curioso”, al di là del grande appeal popolare di cui gode. Ad approfondire questo aspetto domenica alle 17, ci sarà Giancarlo Scoditti, docente presso l’ateneo urbinate ed etnologo di grande valore “che difficilmente si concede”, se non in occasioni speciali: “Nascita, morte e rinascita delle tradizioni popolari” è il titolo della riflessione che si svolgerà a margine della festa, attraverso un dialogo con Scoditti e l’assessore Mazzoli.

“ La presenza dello studioso Scoditti – ha concluso l’assessore - ci rende davvero orgogliosi”. A seguire si svolgeranno le finali, dove i cinque rioni si misureranno in abiti da contadino e cappelli di paglia. Il palio sarà anche un occasione per gustare le specialità gastronomiche del luogo e le “famose” tagliatelle preparate a mano dalle donne di Schieti: sono state impiegate già 720 uova per preparare l’ingente quantità di pasta fresca. Persino un inno ufficiale è stato realizzato per l’occasione, ideato del mito vivente della musica dialettale urbinate Duccio Marchi. Lo staff organizzativo del Palio dei trampoli è stato inoltre promotore del manifesto dei “Giochi Antichi” a cui ha fatto seguito la creazione di una rete nazionale di “giochi antichi” (A.g.a.).

fonte: Corriere Adriatico