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Urbino, 7 marzo 2013 - E′ morto questa mattina all′età di 90 anni al Circolo Cittadino di Urbino, dove si era recato per la lettura dei quotidiani, Dino Tiberi, figura storica della Democrazia Cristiana marchigiana, ex presidente della Giunta Regionale delle Marche (fu il secondo, dal 1972 al 1975, dopo Giuseppe Serrini e prima di Adriano Ciaffi), «politico e amministratore dalle grandi doti umane, rigore morale e competenza» si legge in una nota del Comune di Urbino, che ne ricorda anche « il grande amore per la città e il territorio».
«Dino Tiberi - dice il sindaco di Urbino Franco Corbucci - è stato uno degli uomini che hanno caratterizzato la vita politica della nostra città e del territorio nel dopoguerra. Faceva parte di una generazione che aveva sperimentato direttamente quanto fosse dura la vita nelle nostre campagne. Sicuramente quell′esperienza umana, che aveva ricordato in vari libri, lo aveva segnato e gli aveva dato la spinta a impegnarsi nell′interesse della comunità, portando con sé i valori della solidarietà e della libertà. Militando nelle fila della Democrazia Cristiana è stato un uomo del dialogo, portando nelle istituzioni uno spirito costruttivo».
A ricordarlo con affetto è l′onorevole Gianfranco Sabbatini, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro. «Faccio ai familiari le più sentite condoglianze a nome della Fondazione e mie personali - ha detto Sabbatini - . Ricordo il vecchio amico con il quale c′è stata una "consonanza", una lunga amicizia e collaborazione in sede politica e civile».
Anche il senatore Giorgio Londei, già sindaco di Urbino, lo ricorda: «Mi univa a Dino Tiberi il comune amore per la città e per il territorio. Quando ero sindaco è stato capogruppo in consiglio comunale per la Dc, dopo che era uscito dalla giunta regionale. Era una persona di estrema correttezza che mettava al primo posto il bene della città più di quello del partito. Questa stima è sempre continuata quando ero al Senato e poi come presidente dell′Isia era sempre presente alle presentazioni dei restauri e siamo rimasti vicini fino all′ultimo. Una figura esemplare di amministratore pubblico».
IL CORDOGLIO DI MATTEO RICCI
Cordoglio del presidente Matteo Ricci per la scomparsa di Dino Tiberi: “Urbino e la provincia perdono un uomo di profonda caratura. E’ stato veramente un personaggio di spessore, un autentico protagonista della vita politica e amministrativa della nostra comunità. Gli siamo grati perché ha sempre incarnato l’identità e i valori del territorio, in tutte le fasi e gli aspetti della sua vita. Siamo vicini alla famiglia in questo momento di dolore”.
IL CORDOGLIO DEL GOVERNATORE SPACCA
“Una triste perdita per le Marche. Dino Tiberi è stato il Presidente della Regione agli albori della nascita, ispiratore con il proprio rigore morale della crescita dell’Istituzione, un grande uomo con un elevato profilo etico e con profondo senso civico. Profondamente legato alla propria terra di cui ha saputo raccontare con sguardo attento ed appassionato la vera essenza, Tiberi anche durante il suo mandato di Presidente della Regione ha nutrito e consolidato il legame con le radici più autentiche della nostra storia e della nostra tradizione. Alla famiglia, e in particolare al figlio Pierpaolo in forza alla Protezione civile delle Marche, le più sentite condoglianze della Giunta regionale”.
Così il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, alla notizia della scomparsa di Dino Tiberi, già presidente della Giunta regionale dal 1972 al 1975.
BIOGRAFIA
DINO TIBERI è nato Pieve di Cagna e vive a Urbino.
Figlio di coltivatori diretti, ha saputo conciliare lo studio al lavoro dei campi divenendo ben presto un attento osservatore del modo di vivere e di pensare della gente contadina. Ha svolto, sempre negli anni giovanili, un′intensa opera di collaborazione giornalistica con vari quotidiani e con la RAI percorrendo, più tardi, i massimi gradini dell′attività amministrativa regionale.
Il suo impegno letterario è tutto improntato ai valori della tradizione, delle meraviglie della natura e della grande saggezza dei vecchi.
Ha dato alle stampe:
IL RANCO - Stibu, Urbania, 1985 (esaurito). Premio letterario Frontino-Montefeltro per una originale esperienza sociale e culturale. Riproposto in seconda edizione come terza parte del libro "Il dono della memoria"
DA BADO′ - Stibu, Urbania, 1987 (esaurito). Ripubblicato in una nuova edizione con il titolo: IL MULINO DI BADO′ - Editrice CHI-NI Macerata, 1995.
IL SILLABARIO DI BADO′ - Grafica Vadese, 1991 Premio letterario Frontino-Montefeltro per l′apporto alla vita sociale e culturale del Montefeltro.
STORIE DA PROVERBI MARCHIGIANI - Grafica Vadese, 1993.
IL DONO DELLA MEMORIA - Editrice QuattroVenti, Urbino, 1995
IL SALE DELLA VITA (Con altri Autori) - Rezzara, Vicenza, 1997
LE MARCHE: I PROVERBI E LE STAGIONI - Editrice Capodarco, Fermo, 1997 - 2ª Edizione 1998
I COLORI DELL′ AUTUNNO ( Frammenti di memoria per il nuovo secolo) - Edizioni del Punto Grafico, Urbino, 2000
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